ALBERTO MORAVIA – NON SO PERCHÉ NON HO FATTO IL PITTORE

Fino al 4 giungo 2023

La GAM di Torino dedica ad Alberto Moravia una mostra a cura di Luca Beatrice ed Elena Loewenthal nel contesto del progetto “Nato per narrare. Riscoprire Alberto Moravia”.

La figura di Moravia, grande protagonista della vita artistica e intellettuale per larga parte del Novecento, si presta a una varietà di suggestioni che sono al cuore di una rassegna di ampio respiro: pittura, cinema, fotografia e naturalmente letteratura.

Tra i molti campi di interesse che oltrepassano la letteratura, quello delle arti visive rappresenta ben più di una passione per Alberto Moravia. I primi scritti d’arte datano 1934 per arrivare al 1990, anno della sua morte. Pubblica su riviste e giornali, tra cui la torinese Gazzetta del Popolo e il Corriere della Sera, e redige testi in catalogo e prefazioni per diversi artisti. In diversi romanzi l’arte compare tra le maglie delle vicende e in alcuni personaggi, come il pittore fallito Dino e il suo alter ego Balestrieri, modesto e datato, ne La Noia (1960).

Nel 2017 la casa editrice Bompiani ha raccolto, in un prezioso volume, gran parte degli scritti sull’arte di Alberto Moravia, in cui la pittura la fa da protagonista. Dagli anni ’30 ai ’50 Moravia segue Enrico Paulucci e Carlo Levi nel periodo dei Sei, inizia il lungo sodalizio con Renato Guttuso che durerà tutta la vita, osserva con attenzione la situazione romana, da Giuseppe Capogrossi a Mario Mafai. Nella stagione successiva, nella Roma degli anni ’60, capitale dell’arte internazionale, scrive ripetutamente di Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Titina Maselli e della fotografa Elisabetta Catalano cui si deve uno dei ritratti più intensi. Ama anche Antonio Recalcati, Piero Guccione e Fabrizio Clerici.

La mostra nello spazio Wunderkammer si propone come un’ideale collezione degli artisti che lo scrittore stimava e ai quali ha dedicato la propria penna e presenta circa 30 opere provenienti dalla Casa Museo Alberto Moravia di Roma oltre che da raccolte private e da un cospicuo nucleo di dipinti e disegni conservati alla GAM. Ne emerge un interessante ritratto dell’arte italiana attraverso la letteratura, non sempre in linea con le tendenze dominanti o le mode. Le opere scelte per l’esposizione sono infatti affiancate da frammenti di testi tratti perlopiù dal volume di Alberto Moravia Non so perché non ho fatto il pittore a cura di Alessandra Grandelis, Milano, Bompiani, 2017 da cui la mostra prende il titolo e che evocano il rapporto di stima e molto spesso di amicizia con gli autori delle opere presentate.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale che raccoglie le immagini delle opere in mostra e i saggi dei curatori.

Gli artisti in mostra: Gisberto Ceracchini, Carlo Levi, Enrico Paulucci, Giacomo Manzù, Renato Guttuso, Giuseppe Capogrossi, Mario Mafai, Renato Birolli, Onofrio Martinelli, Fabrizio Clerici, Leonor Fini, Alberto Ziveri, Mino Maccari, Mario Lattes, Antonio Recalcati, Adriana Pincherle, Sergio Vacchi, Piero Guccione, Giosetta Fioroni, Carlo Guarienti, Titina Maselli, Mario Schifano, Elisabetta Catalano.

GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – Via Magenta, 31 – Torino

Orari di apertura: da martedì a domenica 10:00 – 18:00.  Chiuso il lunedì.  La biglietteria chiude un’ora prima.


Until 4th June 2023

Turin’s GAM dedicates an exhibition to Alberto Moravia curated by Luca Beatrice and Elena Loewenthal as part of the project “Nato per narrare. Rediscovering Alberto Moravia’.

The figure of Moravia, a great protagonist of artistic and intellectual life for a large part of the 20th century, lends itself to a variety of suggestions that are at the heart of a wide-ranging exhibition: painting, cinema, photography and of course literature.

Among the many fields of interest that go beyond literature, the visual arts represented more than a passion for Alberto Moravia. His first writings on art date from 1934 to 1990, the year of his death. He published in magazines and newspapers, including the Turin Gazzetta del Popolo and the Corriere della Sera, and wrote catalogue texts and prefaces for various artists. In a number of novels, art appears between the threads of events and in some characters, such as the failed painter Dino and his alter ego Balestrieri, modest and dated, in La Noia (1960).
In 2017, the publishing house Bompiani collected, in a valuable volume, most of Alberto Moravia’s writings on art, in which painting plays the leading role. From the 1930s to the 1950s, Moravia followed Enrico Paulucci and Carlo Levi in the period of the Six, began the long association with Renato Guttuso that was to last a lifetime, and carefully observed the situation in Rome, from Giuseppe Capogrossi to Mario Mafai. In the following season, in the Rome of the 1960s, the capital of international art, he wrote repeatedly about Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Titina Maselli and the photographer Elisabetta Catalano to whom he owes one of his most intense portraits. He also loves Antonio Recalcati, Piero Guccione and Fabrizio Clerici.

The exhibition in the Wunderkammer space is proposed as an ideal collection of the artists that the writer held in high esteem and to whom he dedicated his pen, and presents around 30 works from the Casa Museo Alberto Moravia in Rome as well as from private collections and a conspicuous nucleus of paintings and drawings conserved at the GAM. What emerges is an interesting portrait of Italian art through literature, not always in line with dominant trends or fashions. The works chosen for the exhibition are in fact flanked by fragments of texts mostly taken from Alberto Moravia’s book Non so perché non ho fatto il pittore edited by Alessandra Grandelis, Milan, Bompiani, 2017 from which the exhibition takes its title and which evoke the relationship of esteem and very often friendship with the authors of the works presented.

The exhibition is accompanied by a catalogue published by Silvana Editoriale with images of the works on show and essays by the curators.

The artists on show: Gisberto Ceracchini, Carlo Levi, Enrico Paulucci, Giacomo Manzù, Renato Guttuso, Giuseppe Capogrossi, Mario Mafai, Renato Birolli, Onofrio Martinelli, Fabrizio Clerici, Leonor Fini, Alberto Ziveri, Mino Maccari, Mario Lattes, Antonio Recalcati, Adriana Pincherle, Sergio Vacchi, Piero Guccione, Giosetta Fioroni, Carlo Guarienti, Titina Maselli, Mario Schifano, Elisabetta Catalano.

GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – Via Magenta, 31 – 10128 Torino
Opening hours: Tuesday to Sunday 10 a.m. – 6 p.m.
Closed Mondays. The ticket office closes one hour before.