
La piccina Commedia e i ragazzi – tra educazione e ricreazione (1850 – 1950) è visitabile, fino al 26 giugno presso il MUSLI, Museo della scuola e del libro per l’infanzia di Torino.
La mostra è l’atto conclusivo delle celebrazioni dedicate ai 700 anni dalla morte di Dante, da parte di Dante 700 UniTO e documenta la presenza del Sommo Poeta nella produzione italiana destinata ai ragazzi tra il 1850 ed il 1950. Una ricerca ad ampio raggio che riscopre sia libri scolastici sia testi di amena lettura, con oltre 100 opere esposte a sottolineare l’importanza delle riproduzioni e degli adattamenti della Commedia.
La mostra è articolata in due sezioni, tenendo fede ai due percorsi museali del MUSLI: l’uno dedicato alla scuola e l’altro riguardante il libro per l’infanzia.
Partendo dal Percorso Scuola, il viaggio ultraterreno di Dante approda ai più concreti banchi scolastici e – sviluppandosi nell’arco di un Secolo – rispecchia i mutamenti didattici e le diverse chiavi di lettura. Simbolico, in questo senso, il cambio di contesto il quale, partendo da una visione strettamente legata alla rettitudine morale, passa ai concetti patriottico nazionalisti del ventennio fascista, fino ad arrivare alle più moderne istanze culturali.
La sezione affianca libri a materiali didattici: manifesti, quaderni e splendidi pennini d’epoca.
Passando al Percorso Libro, ci troviamo al cospetto di una miriade di rarità ed inediti (come consuetudine del MUSLI) artatamente esposti e narrati al fine di esplorare il confine tra letteratura per l’infanzia e letteratura popolare, in ambito dantesco. Impossibile non soffermarsi sulle opere parodiche o umoristiche che vedono entrare in campo anche Pinocchio, la figura più amata dal MUSLI e dal suo fondatore: il Professor Pompeo Vagliani. https://www.youtube.com/watch?v=9cTTocDLy_Y&t=38s
Il percorso include, altresì, la visione contemporanea di Marco Corona, il quale scegliendo proprio Pinocchio come protagonista ante litteram delle sue tavole, lo conduce all’interno dei gironi infernali.
Senza dimenticare la tridimensionalità delle foto-sculture di Domenico Mastroianni, i pop-up (tanto cari al MUSLI) di Massimo Missiroli e le creazioni fantasy di Alfredo Podestà.
Discorso a parte merita il catalogo che accompagna la mostra. Non si tratta, infatti, di un mero orpello ma di un ricco volume a sé stante. Ripercorrendo le teche esposte in mostra, il testo traccia il lungo lavoro dedicato alle celebrazioni dantesche, nonché le molteplici attività organizzate dal MUSLI e rivolte al pubblico ed alle scuole.
Il lavoro editoriale parte dalle edizioni popolari illustrate, rivolte a tutti e ricche di illustrazioni per facilitare la comprensione del testo. Interessante, in questo senso, Il Sogno di Giulietta – fantasia dantesca di Ida Baccini, edito a Firenze nel 1887 e destinato alle Scuole Superiori Femminili.
Attraversando il periodo liberty, ci si sofferma sulle pubblicazioni a dispense a scopo divulgativo, fino ad arrivare agli anni Venti ed alla Divina Commedia raccontata ai bambini di Antonio Maria Nardi (Ostellato, 1897 – Bologna, 1973) impreziosita da motivi floreali e figure simboliste che paiono strizzare l’occhio alle illustrazioni per i racconti di Poe, ad opera di Alberto Martini.
Gli anni Trenta e Quaranta sono, chiaramente, segnati dall’indottrinamento al fascismo, tuttavia non privi di interesse e pubblicazioni degne di nota, esempio ne sia l’Enciclopedia del Ragazzo Italiano la quale ripercorre tutta la Divina Commedia grazie alle illustrazioni di Mario Zampini (Firenze, 1905 – Argentina, post 1969) caratterizzate da una marcata apertura verso elementi fantasy e scenari apocalittici.
Diverso il clima del Dopoguerra, denso di vere e proprie riscritture. Esempio ne sia un testo citato durante la conferenza inaugurale dal Prof. Vagliani, il quale ha illustrato le particolarità di un’opera poco nota ad opera di Pier Enrico De Benedetti edita a Milano nel 1945.
Si tratta di: Nel regno del mistero, rivisitazione della Commedia, in cui Dante accompagna un anziano maestro negli inferi, affinché scopra le sorti dei suoi allievi, ai quali è sopravvissuto per sua volontà.
Non mancano i risvolti morali anche all’interno del testo del 1950 che dà il titolo alla mostra: La Piccina Commedia di Nando Rossi, edito da Cenobio e composto da 65 tavole per l’infanzia i cui elementi fantastici sposano con fedele aderenza il testo dantesco.
Il catalogo presenta ulteriori saggi di grande interesse, a partire dalla ricerca di Natale Spirito dedicata all’Orologio Dantesco di Ponta. Apparso per la prima volta l’8 aprile 1843 sulla rivista L’Album di Roma, il singolare strumento prometteva di individuare, attraverso le citazioni astronomiche citate nel capolavoro dell’Alighieri, i momenti precisi in cui si svolgeva il suo viaggio ultraterreno.
Oltre ad un piacevole excursus fra le opere esposte già a partire dallo scorso anno, come le superbe cartoline di Domenico Mastroianni e la già citata mirabile rivisitazione in pop-up dell’inferno per mano di Massimo Missiroli, ammiriamo i magnifici lavori creativi del liceo artistico Passoni, il quale da anni collabora con il MUSLI.
L’ultimo saggio di Alessio Trabacchini è, invece, dedicato a Marco Corona ed all’incanto evocato dalle sue illustrazioni, sapientemente in bilico tra Dante, la Divina Commedia e la figura di Pinocchio.
Le dodici tavole realizzate nel 2021, nascono dal voler raffigurare le difficoltà incontrate da Dante nel dare ordine al caos assoluto: l’aldilà e ciò che rappresenta per ognuno di noi. Non a caso, Corona sceglie Pinocchio come epitoma delle umane incertezze e fragilità psicologiche, mantenendone i tratti di burattino.
Lo straordinario traguardo espositivo ed editoriale raggiunto dal MUSLI si conclude con una ricerca dedicata ai manuali scolastici ed una sorpresa finale: un libro di testo semisconosciuto di Maria Maltoni, la quale apre il volume, salutando gli scolari con una citazione dantesca, tratta dal Canto XXXIII del Paradiso.
Siamo nel 1950.
Solo uno dei tanti viaggi nel tempo da sempre resi possibili dalla Fondazione Tancredi di Barolo.
Emanuela Bogatta Dunnett
N.d.R. E’ di prossima uscita un articolo di approfondimento, da me redatto, sulla storia e le collezioni del MUSLI, per la Rivista Savej.