L’ILLUSTRAZIONE

Intervista a Giancarlo Petrella

L’Illustrazione – Olschki Editore

Nella presentazione del primo numero de L’Illustrazione, nel 2017, il fondatore e direttore Giancarlo Petrella porta ad esempio l’esperienza quinquennale del Maso Finiguerra – Rivista della Stampa Incisa e del Libro Illustrato, terminata nel 1940.

Citazione doverosa, poiché la rivista rimase unica nel suo genere fino a pochi anni orsono. Fatto che, da solo, sottolinea l’importanza di creare un luogo nuovo non soltanto per studiosi attenti al rigore scientifico della bibliografia dedicata all’illustrazione libraria, ma anche per lettori appassionati, ricercatori e collezionisti.

I numeri già editi constano di articoli eterogenei sul libro a stampa, ad eccezione del Numero V (2021), interamente dedicato ad interventi danteschi; spaziando dagli illustratori britannici della Commedia alle tavole di Francesco Scaramuzza, fino al Dante disneyano e digitale.

Abbiamo discusso con Giancarlo Petrella i motivi della fondazione di un apparato unico, soffermandoci sui contenuti ed accennando alle sorprese future.

Qual è stata la genesi de L’Illustrazione e quali le sue caratteristiche?

La rivista nasce nel 2017 ed è pubblicata su base annuale. Siamo ora al numero V e continuiamo, come già accennai nella premessa al primo numero, a pubblicare un prodotto scientificamente ed editorialmente meditato, con una continuità intrinseca.

Il progetto è nato da una mia idea, molti anni fa e rispecchia i miei studi come filologo, dedito alla storia del libro del Rinascimento con una sensibilità per il libro illustrato. Su questo versante non esistevano, infatti, riviste accademiche, non solo dedicate all’illustrazione ma espressamente al libro a stampa illustrato. Laddove, per la miniatura c’era già molto pubblicato, non vi era un prodotto analogo sul libro a stampa e, chi come me, era interessato in merito doveva pubblicare su altre riviste con contenuto vario, creando contenuti la cui ricerca risultava difficoltosa.

Per Olschki Editore molti di questi argomenti erano raccolti dalla Bibliofilia (nata nel 1889), ma che si tratta di una rivista dal contenuto molto eterogeneo.

L’Illustrazione, invece, è da considerarsi come una sede accademica interdisciplinare in cui si incontrano: libro storico, illustrazione, letteratura per infanzia, così come moderna e contemporanea, affinché abbiano un loro luogo ragionato, nel quali si spazi dall’antichità ai giorni nostri.

La rivista è, tendenzialmente, formata da cinque, sei articoli eterogeni con un corredo di recensioni sullo stesso tema, dimodoché gli studiosi possano trovarsi al cospetto di contenuti vari.

È una rivista – altresì – gradevole esteticamente, per offrire un prodotto non solo ai colleghi, ma anche a lettori, collezionisti e bibliofili.

In copertina, infatti, troviamo una bellissima cornice rinascimentale che deriva dalla tipografia veneziana del tardo Quattrocento, ad incorniciare magistralmente il titolo con putti e mascheroni.

Come vengono scelte le tematiche e quando sarà pronto il nuovo numero?

Seguiamo lo stesso iter delle riviste scientifiche. Gli autori avanzano delle proposte sapendo dell’esistenza della rivista, finalmente consci di avere a disposizione un luogo dove pubblicare ed occuparsi dell’argomento, dove grande spazio viene dato anche alle riproduzioni, a colori, in bianco e nero e, talvolta, a pagina intera.

Gli articoli devono, ovviamente, essere originali, studiati in prima persona ed accompagnati da fonti, apparato bibliografico e redatti secondo criteri accademici. Successivamente, vengono vagliati dai membri del comitato scientifico e pubblicati.

Il prossimo numero sarà, nuovamente, eterogeneo nei contenuti, con articoli che spazieranno dal Quattrocento alla contemporaneità e con probabile uscita in autunno.


An Interview with Giancarlo Petrella

In the presentation of the first issue of L’Illustrazione, in 2017, founder and editor Giancarlo Petrella cites the five-year experience of Maso Finiguerra – Rivista della Stampa Incisa e del Libro Illustrato, which ended in 1940.

This is a necessary mention, since the magazine remained unique in its kind until a few years ago. This fact alone underlines the importance of creating a new place not only for scholars attentive to the scientific rigour of the bibliography dedicated to book illustration, but also for passionate readers, researchers and collectors.

The issues already published consist of heterogeneous articles on the printed book, with the exception of Number V (2021), entirely dedicated to Dante’s works; ranging from the British illustrators of the Comedy to Francesco Scaramuzza’s plates, up to Disney and digital Dante.

We discussed with Giancarlo Petrella the reasons for the foundation of a unique apparatus, dwelling on the contents and hinting at future surprises.

What was the genesis of L’Illustrazione and what are its characteristics?

The magazine was born in 2017 and is published on an annual basis. We are now at issue number V and we continue, as I already mentioned in the foreword to the first issue, to publish a scientifically and editorially thought-out product, with an intrinsic continuity.

The project was born from an idea of mine, many years ago, and reflects my studies as a philologist, dedicated to the history of Renaissance books with a sensitivity for illustrated books. In fact, there were no academic journals dedicated not only to illustration but expressly to the illustrated printed book. Where, for the miniature, there was already much published, there was no analogous product on the printed book, and those who, like me, were interested in the subject had to publish in other journals with varied content, creating content that was difficult to research.

For Olschki Editore, many of these topics were collected by Bibliofilia (born in 1889), but it was a journal with a very heterogeneous content.

L’Illustrazione, on the other hand, is to be regarded as an interdisciplinary academic venue in which historical books, illustration, children’s literature, as well as modern and contemporary literature, come together so that they have their own reasoned place, in which they range from antiquity to the present day.

The journal tends to consist of five to six heterogeneous articles with a set of reviews on the same subject, so that scholars can find a variety of content.

It is also an aesthetically pleasing magazine, offering a product not only to colleagues, but also to readers, collectors and bibliophiles.

The cover features a beautiful Renaissance frame derived from late 15th-century Venetian typography, masterfully framing the title with putti and masks.

How are the themes chosen and when will the new issue be ready?

We follow the same procedure as scientific journals. The authors put forward proposals knowing of the existence of the magazine, finally aware that they have a place to publish and deal with the subject, where great space is also given to reproductions, in colour, black and white and sometimes full page.

The articles must, of course, be original, personally researched and accompanied by sources, bibliographical apparatus and written according to academic criteria. They are then examined by the members of the scientific committee and published.

The next issue will again be heterogeneous in content, with articles ranging from the fifteenth century to the present day, and is likely to be published in the autumn.

Emanuela Borgatta Dunnett