Libere Gabbie

Intervista a Walter Revello

Dante Selva, Natura Astratta

Nata nell’aprile 2021 dalla ventennale esperienza di Walter Revello, l’associazione di promozione
sociale Libere Gabbie coniuga educazione, formazione e performance mediante la ricerca e la
sperimentazione di linguaggi e forme nuove.

Lo sviluppo della Cultura in ogni sua forma si realizza anche attraverso la cura e la valorizzazione
del patrimonio artistico con l’istituzione del Museo Nesta, progetto di ricerca ed esposizione di
opere, principalmente d’arte contemporanea, derivate dalle collezioni della Famiglia Nesta e da
una costante valorizzazione di nuovi artisti.

Libere Gabbie ha inoltre istituito una casa editrice omonima, attraverso la quale
vengono pubblicati cataloghi di mostre, saggi, opere di narrativa, poesia e drammaturgie. La loro missione culturale si sviluppa nella scelta dei propri temi di intervento: valori
e diritti civili e sociali, uguaglianza, lotta alla discriminazione in ogni sua forma, ricerca scientifica
e umanistica sono i principi sui quali opera l’associazione in ogni sua attività.

Nella nostra intervista, Revello dà spazio alla genesi dell’associazione, illustrando i progetti che li vedono coinvolti sul territorio ed i futuri piani d’azione.

Com’è nata Libere Gabbie e come siete approdati in all’EcoMuseo della Circoscrizione 6, a Torino?

Libere Gabbie nasce nel 2018 come Festival interdisciplinare dedicato a tematiche LGBT, anche se esistiamo da oltre vent’anni come attività teatrale e culturale. Sul territorio della Circoscrizione 6, ad esempio, ho incentivato la riapertura del Teatro Marchesa, analogamente al Salone di Via Leoncavallo adiacente alla Biblioteca, con la stagione teatrale di una decina di anni fa.

L’EcoMuseo è un progetto molto interessante, mai partito pienamente per la città di Torino. L’occasione si è presentata nell’autunno del 2019, quando mi sono ritrovato a gestire l’Associazione Dante Selva, di cui Paolo Nesta (mancato improvvisamente) era Presidente. In accordo con Marcello Nesta (unico erede dell’artista), abbiamo pensato ad un polo museale a pieno regime.

Sebbene vi siano state proposte da altre realtà italiane e straniere, si è deciso per questo quartiere, cui tengo molto. Abbiamo iniziato con un progetto-sfida (come amiamo chiamarlo) per aprire le porte alla cittadinanza con eventi di tipologie diverse. L’afflusso di pubblico ci premia, poiché è positivo e rispettoso, a dimostrazione di quanto valga mettere il bello a disposizione.

A questo proposito, offrite anche una Biblioteca completamente fruibile…

La biblioteca è aperta e gratuita ed è formata da circa 12000 volumi con una sezione principale dedicata alle arti figurative, dai Fondi Nesta e Selva, oltre ad un nucleo proveniente da Maria Chiapale Nesta, composto da volumi di tematica pedagogica e da narrativa. Inoltre, stiamo ricevendo donazioni e continuando a catalogare. Sul nostro portale sono già presenti mille volumi e preventiviamo di completare la catalogazione per settembre (oltre ad essere inseriti nel circuito delle Biblioteche Civiche).

Disponiamo – altresì – di materiali tecnici atti all’incisione, provenienti dal Patrimonio Nesta. Da settembre vorremmo avviare laboratori in merito, molto rari a Torino ed in Italia; poiché custodiamo anche svariate lastre e documenti originali.

Quali sono i progetti riguardanti Dante Selva, nello specifico, e quali le prossime inaugurazioni?  

Dante Selva (maestro di Nesta) è un artista che ha attraversato le arti, la narrativa, il teatro.

Ebbe un carattere contrastante. Lo troviamo giovanissimo, pronto per la Biennale (che poteva essere il salto definitivo), proporre ad una commissione della città di Biella un dipinto raffigurante Hitler e Mussolini a cavallo, con uno stuolo di cadaveri ai loro piedi. Venne, chiaramente, ostacolato dal fascismo, ma non si adeguò mai ad alcun volere politico; un vero e proprio guerriero nel suo modo di fare arte. Fu sempre a favore dell’umanità e mai di chi “vuole disumanizzare”, come scrisse lui stesso. Lo vediamo, chiaramente, nelle sue opere con momenti sociali e civili ripercorsi dalla sua pennellata. La mostra che abbiamo allestito fino al 4 giugno, ospita intere sezioni ispirate al Vietnam, alle insurrezioni di Budapest, alla battaglia di Algeria, agli stupri politici ed agli ospedali psichiatrici.

Nel 2026, a 50 anni morte, definiremo il progetto Selva50, esponendo le opere dalla nostra collezione e mappando quelle esposte altrove. In vita, vendette moltissimo ma solo a chi riteneva degno. La mostra in chiusura è il primo capitolo di un progetto che ha visto 200 opere esposte, che continueremo a studiare per un volume in uscita a settembre. Conserviamo anche i suoi taccuini privati, interessantissimi poiché riportano materiale eterogeneo: dalla lista della spesa ai pranzi con artisti del calibro di Dalì e ne prevediamo la pubblicazione e la trascrizione completa, così come delle sue opere teatrali.

Il museo, al contempo, procede con una o due mostre nuove ogni due mesi, in un ambiente elastico, come lo definisco spesso. Inaugureremo, a giugno, Innamorati della Bellezza con la collaborazione della famiglia Scaboro. La loro è una collezione di famiglia che non parte da basi storico-artiche ma dalla fascinazione per l’arte, la quale ha consentito di collezionare e scoprire diversi artisti. Una collezione eterogenea, partendo da Balla per giungere ai contemporanei, di cui uscirà il catalogo a fine giugno. Nell’altra metà del museo, ospiteremo il secondo capitolo di Diverse Diversità, progetto iniziato nel 2021 che parte da bandi pubblici. Questa volta, ci occupiamo di diversità di genere ed orientamento sessuale, nonché di identità sessuale e religiosa.

La questione di genere e quella religiosa sono fil rouge importanti per la nostra attività. Da settembre, partirà anche un grande progetto di dialogo tra religioni differenti, all’insegna della nostra filosofia, mai oppositiva, ma sempre rivolta all’ascolto.

Emanuela Borgatta Dunnett

Libere Gabbie – Programma di Giugno 2023

Per informazioni e maggiori dettagli:
Sede operativa: Museo Nesta – via san Gaetano da Thiene, 6 – Torino
Sito: http://www.liberegabbie.org
Mail: liberegabbie@gmail.com
Tel/Whatsapp: +39.351.8150719

Walter Paolo Revello nasce a Torino il 17 febbraio 1983; è dottore magistrale in Storia dell’Arte Medievale e Storia Contemporanea; attualmente sta completando un terzo percorso di laurea in Scienze delle Religioni.
Alla passione per l’Arte affianca quella per il Teatro, muovendo i primi passi sul palcoscenico in qualità di attore nel 1995 per poi dedicarsi anche alla scrittura e alla regia.